“La natura che vince sull’uomo, il quale passa sulla terra come ospite e la cui esistenza altro non è che un viaggio determinato da intrighi di casualità, incertezze, asimmetrie, instabilità, rotture: “Frattura”, appunto”. G.P.
“Al fuoco, Giorgio lascia il destino della visione, un catarsi che stra/volge il luogo, trasforma la materia e interpreta l’esistente con nuovi coinvolgimenti” M.N.R.
“L’essenza dell’umano essere-nel-mondo si incentra nel rapporto con le cose; in un tempo “incalzato” da cambiamenti incessanti e accelerati, noi scopriamo un tempo sospeso generato dal passaggio dalla materia alla luce” M.N.R.
“lo spettatore compie un’esperienza di immersione totale e coinvolgimento sensoriale, abbandonando i confini del tempo e dello spazio, in direzione trascendentale” I.B.
“Filo conduttore di tutte le idee è comunque la natura, cui rimandano sempre le mie opere. L’osservazione della natura, del suo illimitato repertorio arricchisce l’esperienza della forma e nutre l’ispirazione” G.P.
